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by Massimiliano Riverso
Aggiornato: 4 anni fa 314
Gaminginsider-News-Giocatore scommesse online

La ripartenza dei campionati nazionali e internazionali e la riaperture dei centri di scommesse ha riportato in auge il betting. Il primo semestre del 2020, proprio per lo stop forzato dovuto al Coronavirus, è stato un vero e proprio incubo per i bookmakers. Secondo le stime dell’agenzia di stampa Agimeg. i bookmakers e le agenzie terrestri hanno perso quasi la metà del business, con un calo della spesa (raccolta al netto delle vincite dei giocatori) del 44,5%. I profitti lordi sono, infatti passati da 620 milioni a 344 milioni. A questo va aggiunto il nuovo prelievo dello 0.50% sulla raccolta che rischia di mettere in ginocchio molte agenzie. In questo clima di profonda crisi è necessario reinventarsi per non sprofondare.

Le richieste dei clienti

Cosa fare per attirare più clienti? Cosa interessa agli appassionati delle scommesse? A queste domande ha cercato di rispondere il sondaggio lanciato da MySportwetten.de, portale di scommesse online. Il sondaggio si è rivolto ad un target di 11.000 membri della community di scommesse sportive, dai principianti agli esperti , dai giocatori occasionali ai cacciatori di bonus.

Stando a quanto emerge dalla ricerca, nel mondo odierno non basta presentare una buona offerta sulle scommesse sportive. Queste, infatti, sono molteplici e cambiano di continuo. Ciò significa che può attrarre uno scommettitore all'inizio, ma non riuscirà a fidelizzarlo. Ciò che conta per gli appassionati del genere è altro. Per il 23.4% la cosa principale che un bookmaker deve offrire è l'ampia varietà di sport e campionati. La ricerca infrange dunque il falso mito che gli scommettitori puntino solo sul calcio o solo sui campionati italiani. In realtà, ormai il betting è diventato universale e abbraccia ogni tipo di evento. Per questo gli scommettitori si attendono di avere un'ampia scelta a cui poter attingere.

Il secondo aspetto tenuto in grande considerazioni dagli appassionati del settore è la funzione di incasso (20.4%). Le agenzie dunque devono garantire sicurezza, facilità d’uso e metodi di pagamento certi. Questa scelta non deve sorprendere: i soldi sono alla base del gioco. Se non vi è certezza di poter incassare una vincita o che un deposito avvenga in modo sicuro, tutto il sistema del bookmaker crolla.

La terza richiesta dei clienti è quella di avere buone probabilità di vincita (17.6%). Questo desiderio chiama in causa le quote dei bookmakers. Queste ultime devono essere eque e garantire le giuste possibilità di vincere.

Cosa conta meno

Gli ultimi tre posti inerenti le aspettative dei clienti riguardano le promozioni regolari (0,8%), la diretta streaming (0,6%) e i casinò online in offerta (0,4%). Se le sue ultime posizioni possono essere comprensibili risulta strano che i clienti non diano grande importanza alle promozioni che, solitamente, sono uno dei mezzi considerati più efficaci di fidelizzazione. Probabilmente ciò è dovuto ad una cattiva comunicazione dei bookmakers che spesso rendono note tali promozioni tramite messaggio sul profilo creato dall'utente. Dato che difficilmente un utente va a vedere la casella dei messaggi, la promozione rischia di essere ignorata.

Anche il bonus deposito (2%) ha una bassa incidenza tra i desideri dei clienti. E' evidente, dunque che la «caccia al bonus» più conveniente sembra essere scemata. Ora ai giocatori interessa più che altro avere un numero maggiori di eventi su cui scommettere.

Questa ricerca è un segnale tangibile che le aspettative degli scommettitori stanno cambiando. Occorrerà dunque rivedere le diverse proposte per cercare di tornare ai livelli di volume di gioco ante Covid.


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