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by Maria Fernanda Ardila
Aggiornato: 4 anni fa 5684
Gaminginsider-News-Giuseppe Conte Associazioni Gioco

Dicembre di fuoco per il gioco pubblico, a ridosso della Legge di Bilancio che aumenta per la terza volta in anno il PREU su AWP e VLT.

Oggi alla Camera Agcai, Agge Sardegna, Cni e Sapar, tutte associazioni legate alla tutela e alla promozione del gioco pubblico, dei suoi impiegati e dei suoi consumatori, hanno chiesto l’intervento del Governo per la sopravvivenza di un settore capace di produrre un gettito che da solo, lo scorso anno, ha finanziato Reddito di Cittadinanza e Quota 100 ma che, da quest’anno, complice anche il Decreto Dignità, probabilmente comincerà a perdere colpi in maniera decisiva. La richiesta è semplice: un incontro e un confronto con Giuseppe Conte, premier italiano.

Nella giornata di oggi, anzitutto tramite una conferenza stampa tenutasi alla Camera, sono stati promossi vari eventi dalle associazioni di cui sopra, con la richiesta, esplicita e gridata, al Governo di bloccare le misure previste dalla legge di Bilancio, a detta degli operatori capaci di danneggiare oltremodo i gestori di AWP.

A tal proposito, nella conferenza stampa che ha inaugurato la giornata di oggi, Benedetto Palese, numero uno di AGCAI, ha parlato in maniera chiarissima: "Manifestiamo perché il comparto delle slot, ancora una volta, viene tassato senza ritegno e col nuovo provvedimento varato dal Governo il Payout viene ridotto e sul mercato rischiano di arrivare macchinette più pericolose e danneggianti" – ha detto.

Palese ha puntato il dito dritto contro il Governo, attuale, ma con chiaro riferimento anche ai precedenti Esecutivi, rei di costringere i gestori di slot a cambiare le macchine ogni anno, col chiaro intento di indebolire il settore: "La sensazione - ha continuato - è che il Governo voglia consolidare la posizione delle multinazionali. Perché, per esempio, sono state ridotte le slot da bar? Vogliamo distinzione tra i due comparti: quello delle slot e delle VLT, si deve insomma tornare al contingentamento”. Lo stesso Palese ha poi parlato di tutte quelle associazioni che vogliono dimezzare le macchine nei locali, laddove AGCAI propone di combattere l’azzardo favorendo, al contempo, il gioco sostenibile. L’appello al Governo è quello di fiancheggiare i gestori. Questo in nome di una legge non scritta, quella che dice chiaramente che chi gestisce AWP lavora con prodotti di Stato, da tutelare, rispettare e promuovere. Ma per i gestori, chiamati alle armi da Palese, è tempo di alzare la voce. Il sit-in in piazza è servito.

Domenico Distante, invece, numero uno di Sapar, ha detto la sua sulla manifestazione di oggi, esordendo con un laconico riferimento a tutto il gioco che "può far male in toto e tutti devono scendere in piazza. Perché la slot vicino alla chiesa no e il Gratta&Vinci sì?" - ha provocatoriamente dichiarato. Il grido, forte e veemente, è a tutta una filiera, non solo ai gestori. Ha preso la parola anche Michela Rostan, deputata di LeU: "Il problema vero è di volontà e la trasversalità politica sull'azione complessiva che non c'è. Non ho visto un impegno delle opposizioni sul tema del gioco. Manca il controllo su chi gestisce il gioco. Sul gioco c’è bisogno di un testo unico. Le multinazionali continuano a fare cassa a discapito dell'intrattenimento e dell'occupazione. Sto predisponendo una mozione che verrà discussa in Aula per chiedere l'istituzione di un fondo per la lotta alla ludopatia e la divisione dei comparti. Mi impegnerò per questo".

Conclusasi la mattinata le associazioni sono poi letteralmente scese in piazza, dalle 14.30, a Montecitorio, per ribadire a gran voce le richieste di tutta la filiera.

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