Lâallarme di politici e leader del settore: serve aggiornare regolamenti e misure preventive
Câè fermento nell'economia del Regno Unito dopo lâuscita, stavolta ufficiale ed effettiva al 100%, dall'Unione Europea. Ă il momento di cambiare le regole, di rivedere gli accordi, ma soprattutto di aggiornare alcune misure. Ecco perchĂŠ lâautoritĂ di regolamentazione del settore del gioco dâazzardo nel UK sta lavorando alla possibilitĂ di limitare lâimporto delle scommesse, giocate su casinò e slot online. Lo ha affermato nel corso dellâaudizione al Parlamento il Presidente della Commissione per il gioco dâazzardo, durante gli incontri che porteranno alla nuova regolamentazione del gambling.
Câè innanzitutto da arginare il crollo delle azioni delle societĂ da gioco, che da novembre 2019 a oggi hanno fatto registrare un vero e proprio collasso. Sono quasi 1.2 i miliardi di sterline cancellati dopo che il Parlamento inglese aveva chiesto un limite a 2 sterline per le scommesse ai terminali a quota fissa. Un modo per difendere i giocatori e soprattutto per combattere âla crisi della salute pubblicaâ della dipendenza da gioco, hanno affermato i legislatori. âUna revisione dei limiti di scommesse online è stata chiaramente raccomandata dal gruppo parlamentare ed è attesa da tempo â sottolinea Carolyn Harris, presidente della commissione parlamentare sui danni legati al gioco - Sono molto lieta che la Commissione sul gioco dâazzardo se ne occupi. I giochi con contenuti di slot online dovrebbero essere ridotti a ÂŁ 2 a giocata in linea con le regole dei negozi di scommesse. La Commissione per il gioco dâazzardo deve smettere di essere reattiva e agire per proteggere le persone piĂš vulnerabiliâ.
Anche il gioco dâazzardo inglese, insomma, sta cambiando pelle. Nuovi controlli per la verifica dellâetĂ , stavolta piĂš rigorosi e severi, imposte e tasse piĂš elevate, come quelle che hanno coinvolto il settore dei casinò online AAMS e il comparto terrestre in Italia. E altre nuove misure sono in programma, stando a quanto fa trapelare il governo conservatore, soprattutto per il mondo online.
Voci fuori dal caro
Non mancano però voci fuori dal coro, di chi dice che la normativa inglese in realtĂ non sia al passo con i tempi del gioco digitale. Tra questi Brigid Simmons, presidente del Betting and Gaming Council, che rappresenta oltre il 90% delle societĂ di gioco del Regno Unito e lâex collaboratore del laburista Tom Watson, James Noyes: âNon ha senso che i limiti di puntata per le macchine fisiche siano sanciti dalla legge, ma non esiste un equivalente per il gioco dâazzardo online. Proprio come ci sono limiti per le macchine nei casinò e nelle sale giochi, ce ne dovrebbero essere per lâonlineâ.
A preoccupare câè anche uno studio, condotto per il Betting and Gaming Council (BGC), dove si legge che i consumatori sono esposti a un gran numero di operatori senza licenza (quasi il 38%): 4 risultati su 10, per termini chiave di gioco, sono operatori del mercato nero, pirata e illegale. Un pericolo che si fa ancora piĂš acceso se si pensa che anche i minori di 18 anni possono accedere a questi siti, che ovviamente non hanno misure di controllo dellâidentitĂ . Nei prossimi 12 mesi, stando a quanto si legge, saranno 200 mila le persone inglesi che avranno un accesso su siti illegali.
Un giro dâaffari, quello del mercato nero, vicino al miliardo e mezzo di sterline. âDobbiamo avere unâindustria competitiva in un mondo in cui, se non stai attento, potresti spingere le persone verso il mercato nero, cosa che non vogliamoâ ha detto Brigid Simmons. Ora la palla passa ai politici.
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